L’insufflaggio è una delle più comuni e diffuse tecniche di coibentazione per ambienti, con lo scopo di isolarli termicamente ed acusticamente. Trattasi di un’operazione che sfrutta l’utilizzo di specifici materiali isolanti destinati alla coibentazione delle cosiddette intercapedini, spazi vuoti compresi tra due elementi orizzontali o verticali e piuttosto diffusi nel settore dell’edilizia. Le troviamo per esempio nei sottotetti e nei solai, così come nei controsoffitti e nelle camere d’aria: perché, per questa tipologia di ambienti, l’insufflaggio è il metodo migliore.

Cos’è l’insufflaggio e perché è indispensabile per coibentare le intercapedini

Le coibentazioni nel settore dell’edilizia sono diffusissime ed importantissime, poiché consentono di isolare gli ambienti sia a livello termico sia a livello acustico. Numerose aziende mettono a disposizione diverse tecniche di coibentazione e, tra queste, figura anche il cosiddetto insufflaggio. Il principale obiettivo dell’insufflaggio è quello di isolare le intercapedini, ovvero quegli spazi vuoti compresi tra due elementi verticali o orizzontali di un’abitazione, come i muri di sostegno.

Le intercapedini sono fondamentali poiché incrementano la coibenza termica e dunque garantiscono un perfetto isolamento termico all’interno dell’edificio. L’intervento più indicato per la coibentazione delle intercapedini è proprio l’insufflaggio: attraverso l’inserimento al suo interno di un adeguato materiale isolante, infatti, si crea la giusta protezione termica per il nostro ambiente domestico. Tali prodotti isolanti sono ad alta efficienza termica e hanno l’obiettivo di eliminare le dispersioni termiche, consentendo un immediato risparmio energetico e un conseguente risparmio dei costi.

Quali ambienti isolare con l’insufflaggio: dai muri controterra ai solai

Ma quali sono gli ambienti per cui è maggiormente indicato l’insufflaggio come tecnica di coibentazione? Ovviamente, rientrano nella lista tutte quelle strutture dotate di un’intercapedine. Come i muri controterra, presenti soprattutto nelle cantine e negli scantinati: essendo le pareti più a stretto contatto con il suolo, assorbono maggiormente l’umidità e rischiano pertanto di corrodersi. Con la coibentazione mediante insufflaggio i problemi di condensa ed umidità si polverizzano e la struttura viene adeguatamente isolata.

Anche i muri esterni, specie quelli maggiormente esposti alla luce solare, possono essere dotati di intercapedine. Pensiamo per esempio alle afose estati, quando il sole batte sulla parete di casa e propaga il calore nelle stanze interne: attraverso un’intercapedine si crea la giusta ventilazione, evitando così la propagazione del caldo all’interno. Le intercapedini, infine, sono utilissime anche per superfici piane come sottotetti e solai, al fine di isolarli dall’ultimo piano dell’abitazione, e sono indispensabili anche per controsoffitti e camere d’aria. La tecnica dell’insufflaggio, la più indicata quando intendiamo coibentare un’intercapedine, garantisce dunque un perfetto isolamento, con conseguenti vantaggi in termini di benessere e comfort domestico.

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